Andorra il Principato

 

Quando si dice Andorra, si pensa subito al paradiso fiscale e allo shopping sfrenato da duty free. Un cliché che non valorizza affatto questo principato carino, incastonato tra Francia e Spagna, con tesori naturali, circondati da vallate e montagne verde oliva e fiumiciattoli ridenti tra le alture pirenaiche, una nazione multilingue dove i più parlano catalano, francese, spagnolo e inglese. 

Difficile da raggiungere, perché non dispone di aeroporto (o meglio l’Andorra-La Seu d’Urgell Airport accetta esclusivamente voli privati, quindi i più vicini sono Perpignan in Francia e Lleida, in Spagna, entrambi a 160 km di distanza, e poi Toulouse o Barcellona ), ne’ di stazione ferroviaria. Non resta che prendere l’autobus o, decisamente meglio, venire in auto.

Un luogo con più identità, vista l’influenza francese e spagnola e tedesca: Carlo Magno, ad esempio, nel VII secolo la usò come frontiera sud occidentale del suo impero.

La frontiera è sorniona, con le postazioni di controllo vuote,  e solo un cartello annuncia che siamo arrivati nel Principato.

All’improvviso,  in lontananza, la città, un agglomerato di brutti edifici, dove duty free pieni di stecche di sigarette e bottiglie di alcolici in formato gigante, si alternano a distributori di benzina, presi d’assalto da spagnoli e francesi che corrono a fare il pieno per risparmiare e sportelli bancari sorridenti che richiamano gente da ogni dove, pronta a depositare i tesori di una vita.

Ci sono due strade per entrare nella capitale dalla Francia, la più veloce, con un anonimo tunnel a pagamento o la strada normale, decisamente più panoramica, che attraversa vallate con l’occhio in alto, su quei Pirenei che fanno scendere la temperatura anche in una radiosa giornata di sole estivo.

 

 

La capitale più alta d’Europa si trova a circa 1023 metri di altezza nel cuore dei Pirenei.

 


In mezzo alla città si ode uno scrosciare impetuoso: sono i voraci torrenti di montagna che tuonano sotto i ponti e di notte, quando scende il silenzio della città, si ha la sensazione di essere in un luogo sperduto,  tra una natura selvaggia.

Il centro storico, il Barri Antic, il quartiere vecchio, che ruota intorno alla Cattedrale, è minuscolo, sicuramente non da togliere il fiato, anche se le stradine acciottolate, con case di pietra grigia, hanno il loro fascino, ma sono ormai nascoste tra moderni centri commerciali dalle vetrate luccicanti.


La bellissima Casa de la Vall, la sede del parlamento monocamerale e del palazzo di giustizia.

 

Di fronte una piazza con vista panoramica sulle montagne

 

 


Placa de la Rotonda colpisce soprattutto per la scultura della “Noblesse du temps”: una geniale immagine di un orologio bronzeo appoggiato ad un tronco d’albero, con in cima una corona a simboleggiare il concetto dello scorrere del tempo sull’umanità, realizzata negli anni 1980 dal grande genio, Salvador Dali’.

 

 

E poi c’è Avenida Meritxell, con i suoi negozi  moderni e le vetrine allettanti che sfarfallano sconti su sconti….e ristoranti e bar.

 

 

Ma in realtà la città non è poi cosi anonima: tra i suoi negozi duty free, che ne fanno un porto franco per i vicini, si sta facendo strada un altro primato. La tecnologia avanzata ne fa un polo di eccellenza nel settore informatico. Unico paese ad avere copertura totale di fibra ottica nelle comunicazioni, si sta espandendo a livello internazionale grazie al suo savoir-faire.

Il popolo di Andorra è legato alle tradizioni: tra luglio e settembre, se siete fortunati , potreste imbattervi in una festa, dove coppie in costumi tradizionali si sfidano in danze dal sapore antico, accompagnati da flauti, zampogne e tamburi che vi proiettano in un’altra epoca

 

Lo stile gotico-catalano di cui avevo sentito parlare è più presente fuori dalla capitale, nelle chiese sparse in mezzo a quelle tonalità di verde che splendono sotto un sole eroico.

Per chi vuole coccolarsi (magari dopo una giornata di trekking impegnativo) le terme di Caldea, ad est della capitale, sono uno dei centri benessere più famosi d’Europa. Avvolte in una struttura tutta di vetro con una caratteristica torre triangolare: una laguna di 600 mq, con una temperatura costante di 32 gradi, dove lasciarsi andare, tra lettini idromassaggio, e piscine originali (come quella azteca, dove il suolo è fatto di pietre che massaggiano i piedi, e quella profumatissima, al pompelmo)

 

 

Gli amanti di motori troveranno la loro gioia nel Museu Nacional de l’Automobil, passeggiando tra circa cento automobili risalenti al periodo tra il 1898 ed il 1950 e,  fuori città, dopo Canillo , il Museu della Moto.

Meta di turismo tutto l’anno Andorra possiede le migliori piste da sci di tutti i Pirenei. 300km di bianca natura su piste che si riempiono nei mesi invernali

Fuori città, gli antichi villaggi si aprono nel loro splendore con la natura intonsa da cornice, con fitti boschi di conifere e laghi dalle acque cristalline. Perché ad Andorra il 90% del territorio è ricoperto di foreste, laghi, montagne, fiumi, un Eldorado per gli amanti della vita all’aria aperta. Un paese dove la montagna è regina assoluta in ogni stagione.

 

 


Canillo è a 1.500 metri di altitudine e circa 12 km dalla capitale. Prendete l’incrocio che indica Roc del Quer: la strada si inerpica per circa 6 km tra tornanti e curve di pura felicità. A 1.950 metri di altitudine parcheggiate e, dopo una passeggiata di meno di dieci minuti,  arriverete ad una passerella sospesa nel vuoto. Un’opera d’arte che rappresenta un uomo con lo sguardo rivolto alle montagne vi farà gioire il panorama sull’immenso vallata circondata da dolci montagne verdi.

 


 

 

La strada dalla Capitale al Pas de la Casa, famosa stazione sciistica (110 piste su circa 200km) è piacevole, con alcuni borghi caratteristici e belle chiesette di pietra. Pas de la Casa segna anche il confine con la Francia, e, per questo, paradiso dello shopping di francesi che riempiono l’auto di sigarette e Ricard.


 

Coloma è famosa per  la splendida chiesa del XII secolo, ma soprattutto il caratteristico campanile in pietra.

Ordino-Arcalis è  la più turistica, presa d’assalto soprattutto in inverno, quando gli sciatori percorrono le lunghe piste e poi si rifocillano nei bar e ristoranti con vista.
Ordino è a meno di 10km dalla capitale.  Un borgo antico con molte case in pietra.

 

 

proseguite lungo la valle che porta ad Arcalis, altri 10 chilometri in mezzo alla natura, con i ritmi lenti, magari seguendo un trattore carico di fieno che torna verso casa.

 

In estate il trekking è per tutti, con percorsi più o meno impegnativi. Il lago di Tristaina è una camminata che porta in 20 minuti all’incontro tra i verdi intensi di pini alpini ed il blu smeraldo profondo dei laghi: meraviglie della natura. Ma per raggiungerla dovrete arrivare ad Arcalis fin dove finisce la strada. Qui, lasciata l’auto nel grande parcheggio, si prende la funivia (12€) che porta in cima, da dove parte la camminata. Un’alternativa alla funivia è un trekking, piuttosto impegnativo, di oltre un’ora, con partenza dal parcheggio.

 

 

La valle del Madriu-Perafita-Claror (nel sud-est)è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanita dall’Unesco nel 2004, per preservare la sua ricchezza culturale e naturale, da visitare esclusivamente a piedi, per poi rifocillarsi nei rifugi dal calore di casa (il Refuge de Illa è una chicca, rispettoso dell’ambiente che lo circonda come ad esempio l’utilizzo di pannelli solari), dove sentirsi un po’ Heidi.

Naturalmente non possono mancare i ponticelli di pietra e qualche dolce cascata

 

Tra valli verdi, cavalli e mucche al pascolo e case coloniche, la Vallee d’ Incles è un altro angolo delizioso di questo piccolo enclave.

 

E se volete veramente il top, l’Ovella Negra (la Pecora Nera), è un lodge 4-5 stelle, dove tutto è curato nei particolari, una lussuosa baita dove materiali moderni incontrano il passato, e la fusione è l’idillio puro. Qui si sogna di fermare il tempo.

 

Lei ama vivere qui, in questo ambiente bucolico: la marmotta spunta con il suo naso sempre all’aria, sia per riempirsi dei profumi, sia per annusare il pericolo. Per gli amanti del trekking, ci sono itinerari specifici alla ricerca della fauna locale: soprattutto i particolari camosci dei Pirenei, che amano inerpicarsi su sentieri angusti e rocciosi. Veri e propri Safari fotografici partono all’aurora, ma occorre un buon ritmo di cammino anche su sentieri impervi per vedere lo spettacolo (per info www.pirenalia.com). Il parco naturale de la Vallee de Sorteny (nel nord del paese) sostiene la conservazione del patrimonio faunistico.

Per i pigri, ma amanti di adrenalina, l’HeliAnd propone voli in elicottero di 10 minuti sulle vallate a circa 80€/persona. Porte aperte e gambe penzoloni, con l’occhio che spazia in una natura prorompente

La situazione geografica ha influenzato anche la cucina, con preponderanza alla catalana. Le carni la fanno da padrone: arrosti, coniglio (“cunillo “ in salsa di pomodoro), ma soprattutto l’escudella, una sorta di cani miste (dalla salsiccia alla pancetta al pollo), cotte al forno e servite con cavoli e patate. Purtroppo non ho potuto provarla poiché è un piatto tipicamente  invernale. Ma non mi sono lasciata scappare la tipica salsiccia con fagioli bianchi, e, naturalmente, la versione locale della paella.

Per quanto riguarda i pernottamenti, trovate tutto ciò che volete, dai classici Hotel per tutte le tasche, ai posti più particolari, come lodge o rifugi di alta quota, anche con spa.

Qualche curiosità su questo piccolo stato, di 468km quadrati, che conta circa 80 mila abitanti ma meno di un quarto sono indigeni, tutti gli altri arrivano da altri paesi europei.

Si trova in Europa, e’ fuori dall’Unione Europea, ma ha  l’euro come moneta ufficiale.

È l’unico stato al mondo ad avere due capi di stato, due coprincipi: il vescovo della diocesi catalana di Urgell ed il presidente della Repubblica francese. Le due cariche sono formali, in realtà i due coprincipi delegano i propri poteri ai loro rappresentanti andorrani, mentre di fatto il potere è esercitato dal primo ministro di Andorra con il suo governo, 28 deputati eletti ogni quattro anni, che compongono l’assemblea legislativa. 

Andorra è il sogno immobiliare di ogni investitore: per chi acquista una seconda casa, l’unico pagamento è il 4% di imposta di bollo, non esistono ne’ tassa sull’eredità ne’ la plusvalenza.

La maggior parte della popolazione è trilingue e può comunicare in catalano, spagnolo e francese.

il tasso di disoccupazione è uno dei più bassi al mondo ( nel 2017 era sotto lo 0,4%)

Andorra è uno dei rari paesi al mondo che non ha un Ministero della Difesa, ne’ un esercito ufficiale, solo un esercito cerimoniale (composto da volontari ) il cui ruolo è la presentazione della bandiera durante le cerimonie.

Andorra è classificata tra gli stati più sicuri al mondo, con pochissimi furti.

Attenti al telefono: il roaming vi può costare carissimo, come se vi trovaste oltreoceano. Ma non vi preoccupate: Wi-Fi è presente quasi ovunque.

E poi, in tutta la città attenti a non sedervi sulle panchine, a meno che non siate Over 70!

 

 

Ad Andorra non sarete certo sedotti dalla capitale, la cui architettura è piuttosto anonima, senza grande personalità. È solo scoprendo i dintorni con le montagne che sembrano un’oasi di calma spirituale e di pace e le vallate in perfetta comunione con la natura, dove villaggi pittoreschi, con originali campanili in pietra lasciano il posto a verdi distese con scure mucche al pascolo e laghi dai colori magnetici, che vi innamorerete di questo piccolo scrigno, purtroppo conosciuto ai più solo come paradiso fiscale.

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